Che l'invenzioni non si debbono cominciare a caso, ma con maturo discorso |
p. 2530 |
Come la maggior impresa del pittore sia l'istoria |
p. 2539 |
Della distinzione e convenienza delle pitture secondo i luoghi e le qualità delle persone |
p. 2547 |
Con quanta industria si devono dipingere i tempii |
p. 2549 |
Delle difficultà delle tribune |
p. 2551 |
Con quali avertimenti si dipingono le volte |
p. 2558 |
Del modo del dipingere le capelle |
p. 2564 |
Con quali pitture gli antichi ornavano le loro librarie |
p. 2567 |
Come gli antichi dipingevano i refettorii e le celle de' religiosi e delle monache |
p. 2571 |
Che le pitture de' palazzi si dovrebbono dare alle persone eccellenti |
p. 2574 |
Che delle loggie si imitano le pitture secondo ch'è il luogo ov'elle sono fabricate |
p. 2581 |
Della granzezza degli ornamenti che i buoni antichi usarono nelle facciate delle loro camere |
p. 2587 |
Delle pitture che si fanno per i giardini e le case di villa |
p. 2594 |
Che materie di pitture si devono fare nelle muraglie di fuori delle chiese |
p. 2598 |