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Indice di De i miracoli

Della Porta, Giovan Battista

De i miracoli

[Frontespizio] p. Ia
Tavola de i capitoli p. IIa
Tatola delle cose notabili p. VIIa
De i miracoli et maravigliosi effetti dalla natura prodotti. Libri IIII. p. XVIa
Libro primo. p. 1a
Cap. I. Che cosa sia Magia. p. 1a
Cap. II. Delle conditioni che si ricercano a uno, che fa professione della sapienza, et della instruttione del sapiente. p. 2a
Cap. III. Opinioni degli Antichi circa le cause delle operationi maravigliose. p. 4a
Cap. IIII. D'onde nascano le virtù Manifeste et occulte. p. 4b
Cap. V. Che cosa sieno gli anelli di Platone, e la catena d'Homero. p. 6b
Cap. VI. Degli elementi e delle loro virtù. p. 7b
Cap. VII. Della qualità de gli elementi e delle loro operationi. p. 9a
Cap. VIII. Vane nascose proprietà che nascano dalla forma. p. 9b
Cap. IX. Della amicitia et inimicitia delle cose e come per queste si possano sperimentare le virtù d'esse. p. 13a
Cap. X. Come a un particulare, dal cielo gli sono date infinite e gran virtù. p. 18a
Cap. XI. Della virtù delle cose, le quali si trovano ne gli animali solamente in vita loro. p. 19a
Cap. XII. Che doppo morte ancho resta qualche virtù ne corpi. p. 19b
Cap. XIII. Della scambievol convenienza delle cose, e che alcune con tutta la loro sostanza, alcune con una parte operano. p. 20a
Cap. XIIII. Della somiglianza delle cose, e chi per queste possa et debba investigare le virtù, et operare. p. 21a
Cap. XV. Dal Cielo, e dalle stelle nasce la virtù, e molte cose quando vengano. p. 22b
Cap. XVI. Tutte le cose semplici, si debbano adoperare ne tempi determinati, e medesimamente si debbano preparare. p. 26b
Cap. XVII. Che si debba considerare le Regioni, e luoghi dove nascano li semplici. p. 27a
Cap. XVIII. Alcune proprietà di luoghi, e di fonti le quali possano giovare al nostro essercitio. p. 28b
Cap. XIX. Che li semplici quali hanno a entrare nelle nostre, mesture si debbano mescolare e comporre. p. 30b
Cap. XX. Come si debba trovare il peso della mestura. p. 31 b
Cap. XXI. Delle preparationi de semplici. p. 32b
Libro secundo. p. 33b
Proemio. p. 33b
Cap. II. In che modo si faccia un Fiore composto di diversi. p. 39a
Cap. IIII. Quali frutti si faccino più dolci più odoriferi e più grossi. p. 44a
Cap. V. A fare che i frutti, quando crescano, piglino tutte le figure. p. 47b
Cap. VI. A far che i fiori insieme, et li frutti piglino diversi colori. p. 49a
Cap. VII. A fare diverse sorte di frutti, e di Vini Medicinali. p. 52a
Cap. VIII. A condire i frutti e li fiori. p. 53a
Cap. IX. Modo da fare diverse cose da far fuoco, e battifuochi. p. 56b
Cap. X. Diverse compositioni di fuochi. p. 58a
Cap. XI. Come si possa fare, che una cosa nascosta nelle tenebre resplenda. p. 61b
Cap. XII. Molti isperimenti di lettere, e diversi Zifare di lettere e di scrivere. p. 62b
Cap. XIII. De conviti e de banchetti, preparati maravigliosamente. p. 65b
Cap. XIIII. De alcuni isperimenti meccanici. p. 70a
Cap. XV. Degli ornamenti delle donne. p. 72b
Cap. XVI. D'alcuni remedii appartenenti alle donne p. 76a
Cap. XVII. De alcuni stuppini, e delli loro inganni in che modo si vegghino huomini con capo di cavallo, o d'altri animali. p. 77a
Cap. XVIII. Di molte esperienze delle lampade. p. 79b
Cap. XIX. Dell'arte con la quale si può schivare il veneno. p. 81a
Cap. XX. De medicamenti che fanno dormire. p. 84a
Cap. XXI. D'alcuni mirabili isperimenti, delli quali non se ne possano sapere le cause vere, né ancho sempre corrispondano all' isperienza. p. 85a
Cap. XXII. Modo di conoscere se una donna sia vergine, o violata. p. 89b
Cap. XXIII. In che modo s'habbiano a fare bei figliuoli. p. 90b
Come si generino li mostri, e della forza grande alla putrefattione. Cap. XXIIII. p. 92a
Cap. XXV. Della lira, et d'alcune sue maravigliose proprietà. p. 95b
Cap. XXVI. A fare venire segni dilettevoli, fastidiosi et paurosi. p. 98b
Libro terzo. p. 104b
Proemio. p. 104b
Cap I. Queste sono le cose, che vogliamo insegnare. p. 105b
Cap. II. p. 108a
Cap. III. p. 111b
Cap. IIII. p. 113a
Cap. V. p. 115a
Cap. VI. Del ferro, e delle medicine sue del primo ordine. p. 119a
Cap. VII. Del Piombo, et delle medicine del primo ordine. p. 120a
Cap. VIII. Del stagno et delle sue medicine del primo ordine. p. 121b
Cap. IX. Dell'oro et dell'argento, et delle medicine loro da primo ordine. p. 123a
Cap. X. Del argento vivo, e delle sue medicine del primo ordine. p. 123b
Cap. XI. Delle medicine del secondo ordine. p. 126a
Cap. XII. Delle medicine del terzo ordine. p. 127a
Cap XIII. Della pugna di Febo e di Pithone. p. 129a
Cap. XIIII. A dar diverse forme al corallo e di molti pezzuoli farne un solo. p. 132a
Cap. XV. Ad incollare insieme le Gioie rotte. p. 133a
Cap. XVI. Dell'operationi del cristallo o del vetro, le quali noi adoperiamo nel falsare le gemme. p. 134b
Cap. XVII. Come in diversi modi, si falsifichino le gioie. p. 135b
Cap. XVIII. Alcune compositioni di Gioie. p. 137a
Libro quarto p. 139a
Proemio. p. 139a
Cap. I. In che modo si possa di giorno vedere le stelle. p. 139b
Cap. II. In che modo si possa vedere le cose con il proprio colore, benché il Sole gli percuota sopra. p. 141a
Cap. III. In che modo si possa vedere l'arco celeste. p. 142b
Cap. IIII. In che modo si possano vedere le cose moltiplicate. p. 143a
Cap. V. A fare vedere con un spechio che lo capo sia in giù e li piedi in su. p. 143b
Cap. VI. Un specchio fatto di piani, nel quale una cosa si vegga essere più. p. 144a
Cap. VII. A comporre un specchio da vedere molte cose. p. 144b
Cap. VIII. A comporre un specchio di piani, nel quale si vegga che uno venga e l'altro si parta. p. 145a
Cap. IX. A far che con li specchi piani si vegga quello che si fa di lontano, et in altri luoghi. p. 145b
Cap. X. Come si componga un specchio, nel quale si vegga e non rappresenti se non quello che ti piacirà. p. 146b
Cap. XI. In che modo si componga un specchio piano con il quale tu vegga l'immagine volar per Aria. p. 147a
Cap. XII. A fare che con un specchio di figura Cilinducia, cioè longa, et cavato nel quale guardadovi vegga l'immagine d'un'altra cosa pendente in Aria. p. 147b
Cap. XIII. A fare che con un specchio tondo e cavato, si possa ancho vedere una immagine pendente in Aria. p. 148a
Cap. XIIII. Le immaginationi et operationi del specchio concavo. p. 148b
Cap. XV. Del pezzo di specchio rettangolare, e de gli altri specchi da fare fuoco. p. 149b
Cap. XVI. A fare un specchio nel quale si veggono molte diversità d'immagini. p. 151a
Cap. XVII. In che modo l'immagine si rilevi fuore in un specchio scavato. p. 152b
Cap XVIII. In che modo si metta alli specchi la Piastra. p. 153a
Cap. XIX. A che modo si facciano gli specchi, e le mesture e politure loro. p. 154a
Cap. XX. Delle ligature naturali, overo cose che si portano attaccate al collo. p. 155b
Cap. XXI. Della virtù delle pietre pretiose, e delle loro immagini. p. 157a
Cap. XXII. Delle virtù delle pietre. p. 158b
Cap. XXIII. Delle immagini del Cielo, e de Pianeti. p. 160b
Cap. XXIIII. Quali imagini si debbano scolpire nelle gioie, et nelle pietre. p. 161a
Cap. XXV. Quelle cose che si debbano eleggere necessariamente ad intagliare le Pietre. p. 162a