[Dedicatoria dei Giunti a Francesco de' Medici] |
p. 483 |
[Dedicatoria di Varchi a Francesco de' Medici] |
p. 485 |
[Parte introduttiva e dubitazioni] |
p. 492 |
Quesito primo. Che cosa sia lingua |
p. 635 |
Quesito secondo. A che si conoscano le lingue |
p. 640 |
Quesito terzo. Divisione e dichiarazione delle lingue |
p. 645 |
Quesito quarto. Se le lingue fanno gli scrittori o gli scrittori le lingue |
p. 657 |
Quesito quinto. Quando, dove, come, da chi e perché hebbe origine la lingua volgare |
p. 661 |
Quesito sesto. Se la lingua volgare è una nuova lingua da sé, o pure l'antica latina guasta e corrotta |
p. 677 |
Quesito settimo. Di quanti linguaggi e di quali sia composta la lingua volgare |
p. 691 |
Quesito ottavo. Da chi si debbano imparare a favellare le lingue, o dal volgo, o da' maestri, o dagli scrittori |
p. 793 |
Quesito nono. A che si possa conoscere e debbasi giudicare una lingua essere o migliore, cioè più ricca, o più bella, o più dolce d'un'altra; e quale sia più di queste tre cose o la greca o la latina o la volgare |
p. 826 |
Quesito decimo. Se la lingua volgare, cioè quella con la quale favellarono e nella quale scrissero Dante, il Petrarca e il Boccaccio, si debba chiamare italiana, o toscana, o fiorentina |
p. 926 |